Il Regno Unito registra i primi casi autoctoni di vaiolo delle scimmie (Mpox) clade 1b in Europa, con due familiari contagiati.
La comparsa di casi autoctoni di vaiolo delle scimmie (Mpox) nel Regno Unito segna un nuovo capitolo nella diffusione del clade 1b del virus. Due familiari di un paziente precedentemente contagiato durante un viaggio in Africa sono ora i primi casi di trasmissione locale confermati in Europa.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha recentemente richiamato l’attenzione su questa variante emergente, invitando a rafforzare la sorveglianza per limitare la diffusione e proteggere la salute pubblica.
Come si trasmette il vaiolo delle scimmie (Mpox)
Mpox, anche noto come vaiolo delle scimmie, si trasmette principalmente attraverso contatti fisici prolungati e ravvicinati, inclusi rapporti sessuali. Il contatto con oggetti contaminati, come lenzuola o vestiti, può fungere da veicolo di trasmissione. Sebbene la trasmissione respiratoria sia possibile, richiede una vicinanza prolungata e non rappresenta la modalità di diffusione più comune.
A causa di queste dinamiche di trasmissione, il virus è stato osservato soprattutto tra coloro che intrattengono relazioni strette, come membri della famiglia e partner. In occasione di epidemie internazionali, sono stati segnalati focolai in contesti legati a comunità specifiche, evidenziando l’importanza di una comunicazione del rischio chiara per combattere paura e stigmatizzazione.
Misure di prevenzione raccomandate
Per ridurre il rischio di contagio da Mpox, le autorità sanitarie raccomandano di evitare contatti pelle a pelle con persone sintomatiche. Durante i viaggi verso aree endemiche, è cruciale mantenere rigorose pratiche igieniche, inclusa la frequente disinfezione delle mani. Il vaccino contro il vaiolo umano, già dimostratosi efficace contro il Mpox, è consigliato per chi è ad alto rischio o pianifica viaggi nelle regioni colpite.
Nel caso di infezione, l’isolamento e la sorveglianza dei contatti stretti sono cruciali per interrompere la catena di trasmissione. Le linee guida dell’Oms raccomandano l’autoisolamento a casa, con adeguate misure per limitare il contagio tra conviventi, come l’uso di spazi separati e la pulizia costante delle superfici.